Avventure nel mondo Parchi Americani

Alla scoperta di Canyonlands

Island in the sky District

Temperature: Agosto 35° max – 17,5° min

Il territorio di Canyonlands

Con una superficie di 1395 Kmq, Canyonland è il parco naturale Americano più vasto sul territorio dello Utha. Ambiente selvaggio e colorato eroso in molteplici canyon: una visione della terra al suo stato primordiale.
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Island in the sky District: terra selvaggia, Canyonland è il parco naturale Americano più vasto sul territorio dello Utha.

Il Colorado e il Green River suddividono il parco i 3 territori ben distinti, che offrono diverse opportunità di esplorazione: Island in the sky (che noi abbiamo visitato), Needles e Maze.

Island in the sky

E’ forse il settore più semplice da raggiungere, ma rimane in un luogo molto selvaggio: assicurarsi di avere con se acqua, benzina e cibo. Noi abbiamo fatto due brevi passeggiate:

Grand View Point  – 1h

Località e quota di partenza: Grand View Point Overlook (paecheggio dove finisce la strada e proseguo a piedi).

Dislivello di salita: 15 m

Sviluppo: 3.2km

Difficoltà: F

Una facile passeggiata molto panoramica sui fiumi Green e Colorado che segue la sponda del canyon.

Mesa Arch – 30 minunti

Località e quota di partenza: Grand View Point Overlook (paecheggio dove finisce la strada e proseguo a piedi).

Dislivello di salita: 30 m

Sviluppo: 800 m

Difficoltà: F

Una facile sentiero che ci porta a vedere questo arco, con sullo sfondo le cime delle La Sal Mountains.

Consigli

Per informazioni sull’organizzazione del viaggio consiglio il sito www.nps.gov

Noi avevamo deciso di dare solo mezza mattinata a questo parco, ma vale la pena di fermarsi almeno una o due notti, in modo tale da poter affrontare dei trekking più impegnativi, fare rafting o effettuare delle escursioni con fuoristrada in questo paesaggio decisamente selvaggio.

Dove dormire

A Moab in uno dei tanti Motel presenti nella bella e caratteristica cittadina (da visitare).

Mappa

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Testo e foto di Elena Monistier

A proposito dell'autore

Elena

Amo andare in montagna perché casa e ufficio mi stanno stretti. In montagna il sentiero è l'unica via da percorrere, il fiato non si spreca in parole inutili ma bisogna conservarlo e per arrivare in cima basta mettere un passo dietro l'altro. Vado in montagna perché cieli e panorami si fondono e confondono in forme e colori sempre nuovi, come sentimenti che si aggrovigliano inconsciamente come i colori sulla tela su cui dipingo, i pixel sul monitor in ufficio e la luce nell'obiettivo della mia macchina fotografica. Forse è per questo che in quota telefonini e internet funzionano a singhiozzo, è la natura che ti dice: "Lascia il lavoro a valle, stai con gli amici e con chi ami, stai con gli animali, stai con te stesso. Non ti serve nient'altro.

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