Trekking Escursionismo

Baita Cardeto e Passo Portula

 

Escursione in Val Seriana

Relazione:

Dove: Baita Cardeto 1845mt  e Passo Portula mt 2273

Alpi: prealpi orobiche

Località e quota di partenza: Ripa di  Gromo (BG) – Val Seriana Italy

Quota di arrivo: 3273 mt

Difficoltà: E

Tempo salita: h  2.45 alla baita Cardeto – passo Portula h 3.30

Collegamenti: Rif. Calvi e Lago Cernello

Note: si può raggiungere da vari sentieri, come dalla val Brembana passando dal rif. Calvi sent. N° 233, da Gromo San Marino , da Valgoglio , oppure dal sentiero principale che parte da Gromo che andiamo qui a descrivere.

Da Gromo salire fino alla località Ripa, punto di partenza per raggiungere la Baita Cardeto. Prendere il sentiero 233 (starda agro-silvo-pastorale) che inizia con una mulattiera che si inoltra nel bosco di latifoglie che presto lascia il posto ad una abetaia. Il sentiero sale nel bosco con marcata pendenza, fino a quando dopo circa 40 minuti si raggiunge la baita Nedulo.

Qui il sentiero lascia il bosco e si apre il panorama sull’Alta valle Seriana:

possiamo così ammirare il Pizzo Redorta, il Monte Gabriasca e il Pizzo del Diavolo. Purtroppo noi in salita abbiamo trovato molta foschia e umidità, abbiamo potuto ammirare lo stupendo panorama solo al nostro ritorno.

Aggirando le pendici del Monte Madonnino (il sentiero ha molto sviluppo), guadagnamo quota e incrociamo la segnaletica posta su un sasso per i Laghi di Cardeto: sarà la nostra strada di ritorno. Noi adesso proseguiamo dritto, verso la Baita del Cardeto sul sentiero che porta al passo Portula.

Questo è proprio l’ambiente che mi piace, prati di alta montagna con fioritura promaverile, crocus, macchie di neve e di prato, abbondanti ruscelli per scioglimento della neve, laghetti pieni di rane e delle loro uova. Procediamo in piano e poi affrontiamo l’ultimo strappo di salita e infine arriviamo alla Baita.

Ci rifocilliamo e decidiamo di continuare fino alla terza baita del cardeto, dove parte il sentiero ad anello per il Laghi del Cardeto. Non proseguiamo fino al passo in quanto si prenenta ancora molta neve sul percorso (in circa 30/40 minuti da qui si può raggiungere il passo).

Stupendo l’anello dei laghi che ci porta a camminare fra neve e macchie fiorite di Crocus, fino a ricollegarci al bivio incontrato in salita. Scendendo incrociamo alcune moto da trial.

Note sulla Baita del Cardeto:

L’associazione VIPICA Onlus (sostiene progetti umanitari nel centro America), ha recentemente ristrutturato e rinnovato la baita.
Due sono gli appuntamenti ricorrenti dove la baita è aperta (oltre al periodo estivo nel fine settimana):

  1. Apertura in occasione del trofeo Paravicini
  2. Celebrazione della Santa Messa in memoria di Flavio Rodigari la prima domenica di ogni mese di luglio

Informazioni e prenotazioni:
http://www.valseriana.bg.it/ricettivita/rifugi/baita-cardeto-flavio-rodigari

Mappa:


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Testo e foto di Elena Monistier

A proposito dell'autore

Elena

Amo andare in montagna perché casa e ufficio mi stanno stretti. In montagna il sentiero è l'unica via da percorrere, il fiato non si spreca in parole inutili ma bisogna conservarlo e per arrivare in cima basta mettere un passo dietro l'altro. Vado in montagna perché cieli e panorami si fondono e confondono in forme e colori sempre nuovi, come sentimenti che si aggrovigliano inconsciamente come i colori sulla tela su cui dipingo, i pixel sul monitor in ufficio e la luce nell'obiettivo della mia macchina fotografica. Forse è per questo che in quota telefonini e internet funzionano a singhiozzo, è la natura che ti dice: "Lascia il lavoro a valle, stai con gli amici e con chi ami, stai con gli animali, stai con te stesso. Non ti serve nient'altro.

2 Comments

  • Grazie Marco,
    gran bel giro! Lo consiglio…oltre ad essere in un posto stupendo ha anche un buon sviluppo e va benissimo per allenarsi.

  • Ciao Elena,

    bell’articolo, completissimo come sempre!

    Cannella in versione trekker è simpaticissima..

    Marco

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