Trekking Escursionismo

Rifugio Gianpace

Dove: Rifugio Gianpace 1331 mt

Gruppo Montuoso: Alpi Orobie

Località e quota di partenza:
Italia – Lombardia / Val Sanguigno – Valgoglio 960 mt  (BG)

Quota di arrivo: 1331 mt

Dislivello di salita: 371 mt

Difficoltà: E

Tempo: 1 h

Altre escursioni dalla baita:

  • alla Baita Presponte (m. 2097) in ore 1.50
  • al Monte Pradella (m. 2626) in ore 3.40
  • Cap. Lago nero (m. 2.014 ) in 4 ore sentiero n.267
  • al Rifugio Laghi Gemelli (m. 1968) in ore 5

Relazione

Dalla cantrale Enel di Valgoglio (dove si parcheggia la macchina) si sale il corso della Val Sanguigno seguendo il sentiero n.232 arrivando nei pressi del rifugio Gianpace (privato).

Noi abbiamo preso il sentiero “facile”! Una allegra combricola di 13 persone + 3 cani: in ordine di peso Jack (60 kg di bestia), Taz e Cannella!!!

Una stupenda giornata per questa facile escursione che ci ha portato ad oltrepassare la Baita Gianpace, proseguendo lungo il sentiero che costeggia il fiume, trovando un angolo tutto nostro dove fare un bel bagno nelle acque limpide (ma gelide) di qualche pozza.

Il ritorno per la stessa via, con sosta per un altro bagno lungo la strada.

Sicuramente da rifare sempre in compagnia!!!!

Testo e foto di Elena Monistier

Galleria Fotografica

Note sulla centrale di Aviasco:

Costruzione del 1925 in muratura e pietra di valore architettonico e ambientale, le cui decorazioni riportano alla scuola di Camillo Boito (attento al tema dell’ambientalismo). Alla centrale affluiscono tramite condotta forzata le acque di 5 laghi:

  1. Lago nero
  2. Laghi gemelli
  3. Aviasco
  4. Lago Sucotto
  5. Lago Cernello

A proposito dell'autore

Elena

Amo andare in montagna perché casa e ufficio mi stanno stretti. In montagna il sentiero è l'unica via da percorrere, il fiato non si spreca in parole inutili ma bisogna conservarlo e per arrivare in cima basta mettere un passo dietro l'altro. Vado in montagna perché cieli e panorami si fondono e confondono in forme e colori sempre nuovi, come sentimenti che si aggrovigliano inconsciamente come i colori sulla tela su cui dipingo, i pixel sul monitor in ufficio e la luce nell'obiettivo della mia macchina fotografica. Forse è per questo che in quota telefonini e internet funzionano a singhiozzo, è la natura che ti dice: "Lascia il lavoro a valle, stai con gli amici e con chi ami, stai con gli animali, stai con te stesso. Non ti serve nient'altro.

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